Ho incontrato Guido Scarabottolo a Urbino, una sera di fine gennaio 2022 dove si trovava per una settimana di insegnamento all’ISIA di Urbino.
È stata una serata molto piacevole, ho incontrato un Artista con una grande disponibilità al colloquio e senza alcun problema a rispondere alle mie domande sulla sua carriera da Illustratore. Il suo tono di voce è piacevole e misurato come da persona che ha trovato un equilibrio nella propria vita.
Ho spiegato che sono un collezionista di Tavole Originali di fumetti e anche di Illustrazioni.
Il motivo dell’incontro è particolare e voglio spiegarlo anche a voi.
Circa 10 anni fa mi trovavo a Milano la domenica mattina e passeggiavo in zona Cordusio/via Meravigli dove ogni domenica si svolge un mercatino che per molti anni è stato esclusivamente di materiale filatelico/numismatico. Da qualche anno, per la crisi del collezionismo filatelico, si sono aggiunti altri piccoli venditori che vendono altro materiale come figurine Liebig, soldatini, disegni, libri etc.
Mi è caduto l’occhio su un disegnino di un cartone animato di Lupo Alberto e, facendola breve, chi aveva quel materiale aveva anche altri disegni (circa 20) di illustrazioni generalmente pubblicitarie.
Il materiale è rimasto nei cartoni per un po’ di anni fino a che non ho cominciato a studiarli. Purtroppo quasi tutti i disegni era non firmati e ho impiegato molti anni per risalire agli Autori. Di questi 5 disegni l’autore mi sembrava Scarabottolo. Ho cercato di rintracciarlo e sono riuscito a recuperare una sua email. Speranzoso di non disturbare troppo ho mandato un messaggio e mi ha risposto. Mi ha subito detto che i disegni gli parevano suoi e la cosa si è fermata lì per che dopo un po’ di tempo è partito il problema COVID.
Ho quindi aspettato due anni per rifarmi sotto e recentemente mi ha data la possibilità di incontrarlo a Urbino. L’incontro è stato molto gradevole di fronte a un aperitivo e due bicchieri di vino.
Ho fatto diverse domande e ho chiesto se avessi potuto riportare questa serata in questo piccolo scritto che state leggendo.
Gli ho chiesto come è diventato uno degli Illustratori più famosi Italiani e mi ha spiegato “Sono nato in provincia di Milano e ho studiato Architettura presso l’Università di Milano. Erano anni molto particolari quelli della fine anni 60. Dopo la Laurea ho provato a lavorare come Architetto Urbanista ma ho capito che non era la mia strada. Insieme ad altri giovani Architetti ha fondato ARCOQUATTRO che si occupava di disegno pubblicitario. Dopo alcuni anni ha cominciato la carriera di Illustratore per gruppi editoriali Italiani soprattutto illustrando le copertine di Libri e Riviste.”
Da quello che mi sembra di aver intuito la strada che Scarabottolo ha intrapreso, pur se avviata già da altri Illustratori, è risultata una scoperta che man mano procedeva gli ha permesso di trovare la sua strada Artistica. Gli ho chiesto come mai non è mai stato un costante illustratore di fumetti e mi ha spiegato che il lavoro del fumetto lo costringerebbe a tempi di lavorazione e di consegna del materiale che lui non sopporta. Ha detto per esempio che conosce grandi disegnatori di Fumetti che purtroppo vede in qualche modo “obbligati” a quello che diventa un vero e proprio lavoro senza avere quella libertà che lui desidera. Ho chiesto se conosce altri autori e mi ha detto che a LUCCA Comics, dove è stato invitato a partecipare, ha conosciuto diversi autori Italiani e stranieri. E’ inutile che io vi scriva qui quale è stata la sua produzione per L’Europeo, Il Sole 24 ore, New Yorker, New York Times. Qualsiasi enciclopedia vi descriverà meglio la sua attività. Ha illustrato anche graphic novel come UNA VITA ma non mi ha dato l’impressione di essere interessato a proseguire questa esperienza; infatti, ho personalmente chiesto se volesse illustrare una sceneggiatura ma mi ha risposto di no…
Io ci spero ancora.
Al termine di questa ora insieme ho fatto firmare le opere in mio possesso.
Mi ha spiegato che dovrebbe essere materiale utilizzato per una pubblicità di una ditta di trasporti negli anni 90.
Mi ha anche spiegato il suo metodo di lavoro in quella era precomputer.
Disegnava su fogli che poi venivano stampati su carta colorata che poi ritagliando produceva i disegni che vedete qui.
Oggi il suo computer è la sua carta e tavolozza dei colori.
Mi ha fatto dono di un calendario firmato che annualmente illustra per la GALLERIA L’AFFICHE di Milano e ci siamo salutati perché aveva la cena di saluto per i suoi trenta studenti.
Grazie ancora della bella serata Guido.